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Un giovane di Sant'Andrea di Conza, nel 1796, fu guarito da una penosa malattia per intercessione del Santo di Acri

La scorsa domenica, 15 ottobre 2017, nella solenne cerimonia presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro, è stato dichiarato Santo, tra gli altri, il beato Angelo d'Acri, padre dell’Ordine dei Frati Minori ...

Immagine di Sant'Angelo d'Acri

... Cappuccini (del quale ricorre oggi, 19 ottobre 2017, il 348° anniversario della nascita).

È tornato allora alla mente quanto riportato dal nostro compaesano Pompeo Russoniello nel suo volume dedicato al Convento di S. Maria della Consolazione a proposito del novello Santo.

Oltre alle tante notizie relative al Cenobio santandreano, il Russoniello volle riportare nel suo corposo lavoro, anche alcune chicche relative a fatti ed avvenimenti che hanno caratterizzato il passato del nostro paese e che acquistano sempre più una valenza storica, meritando di essere segnalate e ricordate.

Piccola biografia di Sant'Angelo d'Acri (tratta dalla rete)

Sant'Angelo d'Acri (Lucantonio Falcone), nacque ad Acri, provincia di Cosenza, il 19 ottobre 1669 in una famiglia, religiosissima e di saldi principi. Dopo un periodo contrastato che lo vide entrare ed uscire dal convento più volte, frate Angelo venne "... ordinato prete nel 1700: presto però lo soprannomineranno «angelo della pace» e «apostolo del Mezzogiorno». Infatti, se sulle sue spalle vengono a ricadere i pesanti e gravosi incarichi che il suo Odine gli affida, la sua “professione” principale diventa ben presto la predicazione." Alcuni lo hanno accostato a Padre Pio, come il quale "padre Angelo intraprende una lunga lotta contro il maligno, ricevendone in cambio tentazioni e botte. Come il santo di Pietrelcina, anche padre Angelo si ritrova con la testa fracassata, il corpo flagellato, le gambe sanguinanti dopo aver sostenuto battaglia contro il demonio, che lo chiama “straccione” e “ladro” perché gli porta via le anime che già credeva sue per sempre. E come Padre Pio, contro il demonio, oltre l’arma della preghiera e della penitenza, sfodera quella dell’umorismo." Dopo quasi quaranta anni di intensa attività, se ne andò da questo mondo il 30 ottobre 1739, poco più che settantenne. Padre Angelo fu beatificato da papa Leone XII il 18 dicembre 1825. La sua canonizzazione è avvenuta, come già detto, domenica 15 ottobre 2017.

Apprendiamo da una di quelle pagine che, in un atto del 1796, fu registrata, da parte del notaio Angelo Antonio Abbruzzese l'inspiegabile guarigione del giovane Pasquale Bozzone di Giovanbattista e Giovanna Bellino, di diciotto anni. Questo giovane "era da un biennio curato dal dottore cerusico d. Giacomo Giliberto perché «veniva afflitto continuamente da varie critiche disposizioni, causate da una discresia di umori, e specialmente dalla linfa, e dopo una lunga, ed esatta cura sì interna, che esterna ... il piede sinistro era emaciaio e zoppo ... e doppo breve tempo si vidde uscire un tumore nella mettà della coscia illesa, e colla lunga applicazione de’ medicamenti» ... non accadeva nulla di nuovo e di meglio.

Passò in quel tempo per S. Andrea, Fra Vincenzo da Belmonte (Cosenza), incaricato di raccogliere l’elemosina per la Beatificazione del P. Angelo d’Acri (Cosenza), Cappuccino e gia Venerabile. Con il consenso del medico e le suppliche dei genitori, Pasquale, sotto la guida di Fra Vincenzo, pregò, si lasciò applicare la reliquia del Venerabile e chiese la grazia, che fu concessa all’istante.

Il miracolo di Pasquale Bozzone contribuì alla beatificazione di P. Angelo d’Acri, avvenuta il 18 dicembre 1825.

Presenti al rogito furono i genitori del malato ed il medico Giliberti, nonché i testimoni il giudice Andrea Bellino, Pietro e Donato Galluccio, Michelangelo Perrino e Rev.do Don Pasquale Maria Abbruzzese.

Il miracolato si trovava a Napoli ad imparare il mestiere di sartore quando fu fatto l’atto notarile. La guarigione fu a luglio, l'atto fu rogato a dicembre 1796."