Il Partito Democratico ha votato per le primarie
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Anche a Sant'Andrea di Conza si è votato per la scelta del Segretario e per i rappresentanti del PD.
Nonostante la vita politica sia pressoché inesistente in questo piccolo lembo d'Italia, domenica scorsa, 3 marzo 2019, si sono svolte le votazioni per la scelta dei rappresentanti regionali e nazionali dell'unico partito che pare ...
... sopravvivere a Sant'Andrea di Conza.
Si può pensare ciò che si vuole ma certamente si deve riconoscere che è stato un esercizio di democrazia, anzi, l'esercizio principale della democrazia. Il voto e la consultazione del popolo sono comunque un fatto positivo. Che poi la partecipazione sia stata limitata a poche persone è un altro fatto e coglie un aspetto che merita altre considerazioni.
Basti ricordare che altri "movimenti" (specialmente quelli illuminati ... dagli astri) assumono decisioni ben più importanti, addirittura di valenza nazionale, chiamando ad esprimersi un numero risicatissimo di "soci".
Inoltre se si considera che a livello nazionale la partecipazione, se pure limitata a circa 1.700.000 votanti, viene ritenuta un grande successo, qui a Sant'Andrea, quantunque ascendente a soli 78 votanti, si potrebbe ritenere un "successone". Infatti se si calcola, grossolanamente, la percentuale dei votanti rispetto agli abitanti si ottengono i valori di circa il 3% a livello nazionale a fronte di oltre il 5% a livello locale.
In ogni caso ...
Questi sono stati i risultati
Assemblea Nazionale
Candidato
Voti
Maurizio Martina
5
Nicola Zingaretti
70
Roberto Giachetti
3
Totale
78
Assemblea Regionale
Candidato
Voti
Armida Filippelli
1
Pantaleone - Leo - Annunziata
65
Umberto Del Basso De Caro
9
Nulle
1
Bianche
2
Totale
78
Commenti
Questa pratica di governo delle comunità non si esaurisce affatto nel voto, ma non esiste senza: eppure un Partito (un movimento?) come i 5stelle che in paese ha avuto oltre 400 voti alle politiche di un anno fa, con il sindaco in testa, non dà segni di vita, non si conoscono i militanti, i dirigenti, chi decide cosa, come e quando.
Analoga considerazione vale per tutti gli altri Partiti locali, che ricevono voti senza esistere, senza elaborare un solo pensiero o progetto, ma che all'improvviso appaiono e scompaiono, come i funghi.
Come ha scritto l'ing.Rosario, il PD, piaccia o meno, è l'unico Partito presente a Sant'Andrea; l'unico in grado di far parlare di politica la nostra comunità, un tempo all'avanguardia nel dibattito politico ed oggi ridotto al silenzio: neppure i giovani di "Vogliamo restare in Irpinia" propongono il loro movimento come soggetto politico e si trastullano nei tanti no, fingendo di non capire che governare è soprattutto dire molti si!
Certo, 78 persone non sono il massimo della partecipazione democratica alla vita pubblica - la sola sezione PCI aveva 100 iscritti, ad esempio - ma in tempi così oscuri, esse rappresentano un grande risultato e solo l'odio di alcuni sgangherati può farli ritenere trascurabili, accecati come sono e induriti nei sentimenti come chi gode solo nel distruggere e mai nel costruire: basterebbero le percentuali proposte dall'articolo a condurre a più miti consigli, ma tant'è!
Poi, certo, resta il problema di un PD che non può esistere solo per votare, ma che deve aprirsi alla gente ed innanzi tutto elaborare una visione moderna del lavoro e della qualità di vita.
Allo stesso modo, però, non può esistere una lista elettorale che nasce dal nulla, si costruisce sul nulla e l'unica cosa che sa fare è promuovere un tifo da stadio. Così non si va da nessuna parte: e noi lo sappiamo, da dieci anni!
Mi chiedi di riassumere una storia lunga 10 anni.
Ti dico l'essenziale, sperando di interessare anche qualche altro lettore. Il PD non è né la DC, né il PCI, finiti da quasi 30 anni, né la loro somma: un Partito nuovo, nato solo nel 2007.
Questi dati, in quei "siti", sono puntualmente omessi proprio per meglio polemizzare!
Infatti, molti continuano a chiedere al PD di spiegare dove sia la sua identità comunista, dimenticando che dovrebbero chiederlo a chi, come il Sindaco o Petoia, erano in Rifondazione Comunista, poi nel Partito dei Comunisti, in SeL ed in LeU, tranne a votare Scelta Civica alle regionali e 5* alle politiche!
Il PD Partito familiare? la famiglia Andreone, il dott. Michele, forse, si è sovraesposto, ma grazie a lui è l'unico Partito presente da oltre 7 anni: a Sant'Andrea venne Ventola, l'Amministrazione che vantava un sindaco di SeL non organizzò neppure un incontro pubblico!
Il Sindaco ha un consenso personale? Si, ma non vale più di 180 voti, quanto quelli ricevuti da Scelta civica alle regionali del 2015!
Caro Domenico, Scelta Civica nacque dal nulla, e la sinistra sparì, restando con soli 14 voti, come è accaduto alle politiche (altro che trasformismo: leggiti i due risultati elettorali!!!)
A Sant'Andrea vige un populismo ante litteram, con un sindaco che anziché impegnarsi a sostenenere idee e soggetti che possono creare posti di lavoro, si oppone e si limita a prometterli o a distribuirli, come con gli SPRAR, da vecchio DC: giudizio di un suo attuale e stretto collaboratore!
Il PD non ha fatto opposizione, né proposte?
Si e no. Poteva fare di più e meglio, ma non ha taciuto mai. Infine, il mio ruolo: pronto anche a fare il Sindaco, ma ci vorrebbe la Politica, che al momento, per colpe di tanti, rimasti alla finestra, non c'è!
Comincio col dire che concordo con tutto quello che dici sul PD, compresa la necessaria innovazione del gruppo dirigente della nostra sezione.
Purtroppo, però, esprimi il “dover essere”, ma la realtà è ben altra. Finita l’era dei partiti ideologici, è finita anche un certo modo di essere militanti e di concepire l’impegno politico: non è un caso che la militanza sia stata scambiata per professione. Insomma: a fronte della inesistenza(!) di ogni altro Partito, è già un miracolo che Andreone abbia “abbracciato la croce”.
Abbiamo provato in tutti i modi, ma i giovani oggi preferiscono ben altri impegni. E non possono fare ironia alcuna i tifosi del sindaco, visto che non saprebbero neppure quale bandiera fare sventolare, considerati i cambi di casacca. Avevo sperato nei giovani di Vogliamo restare, ma preferiscono il gesto immediato al lavoro costante: no eolico, no trivelle, no...
E veniamo agli SPRAR: per noi del PD non si è mai posto il dubbio sull’opportunità, ma sulla gestione del personale si, perché è prevalsa una gestione caritatevole e clientelare.
Ma, nel merito: sono mancati ragionamenti sul senso dell'integrazione e sul futuro degli occupati. La mia scuola, nel piccolo, li sta ospitando con un corso di falegnameria! Se dovessero chiudere, che fine faranno gli occupati? Sarebbe una catastrofe visto che in 10 anni non sono stati aperti nuovi fronti occupazionali.
Infine: stiamo discutendo solo noi due, i miei interventi ricevono solo dissensi.
Credi che si possa davvero riaprire una politica di confronto democratico? Io non mi arrendo, ma non mi illudo.
Un abbraccio ed un grazie a Rosario.
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