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Categoria: Attualità Visite: 1678

Ma ... una linea "a banda larga" serve davvero a Sant'Andrea di Conza?

Dopo l'interruzione del servizio Telecom che si è verificata a S. Andrea dal 30 maggio ai primi di giugno 2015 e che ha impedito l'accesso a Internet quasi all'intero paese forse è il caso di porsi questa domanda e ...

... chiedersi anche se sia giusto rassegnarsi a restare emarginati anche dalla "rete".

Il digital divide e S. Andrea di Conza (immagine di ellekappa)

Una volta si "lottava" per assicurare a queste zone collegamenti viari più rapidi e comodi al capoluogo di provincia e quindi al resto dell'Italia che rompessero l'isolamento al quale erano destinate le zone "dell'osso" da un destino immutabile e inesorabile.

In effetti con la realizzazione di quella specie di "Ofantina" la sistuazione, dopo oltre trent'anni di polemiche e di "battaglie", cominciate negli anni '60 del secolo scorso, è leggermente migliorata ed oggi si riesce a raggiungere in automobile la città di Avellino in meno di un'ora a fronte di circa un'ora e mezzo di una volta. Ma a quale prezzo! Ormai quella strada è quasi un cimitero! E poi ... si è completamente abbandonata la strada ferrata Avellino - Rocchetta S. Antonio che pure avrebbe potuto svolgere un ruolo importante per queste zone.

Oggi, si sa, si naviga più che viaggiare, ed ormai la maggior parte "è connessa alla rete" se pure, il più delle volte, per motivi futili o forse superflui. Però nei giorni in cui l'accesso alla rete è stato impedito, molti si sono resi conto che non se ne può più fare a meno e in alcuni casi si sono verificati problemi non indifferenti. Ad esempio alcuni esercizi commerciali non hanno potuto effettuare gli ordinativi di merci e di beni che ormai effettuano solo via Internet (tra essi, in particolare, la locale farmacia e la libreria). A quanto pare gli stessi uffici comunali hanno avuto problemi (se non altro per comunicare i risultati delle elezioni regionali alla Prefettura) ed anche i medici non hanno potuto effettuare registrazioni e contatti. Tanti altri che usano Internet per comunicare con i propri figli che si trovano lontano non hanno potuto farlo.

Insomma una linea di collegamento ad Internet decente è ormai indispensabile. Anche in vista di opportunità economiche che vengono invece precluse a chi vorrebbe utilizzarla per nuove iniziative.
Quello che bisogna ancora sottolineare è che attualmente viene resa disponibile una linea che definire indecente è il minimo. I collegamenti sono lentissimi ed insufficienti alle esigenze di un paese civile.

Il digital divide e S. Andrea di Conza

Si guardi cosa dice Telecom a chi effettua un nuovo contratto:
"L'indirizzo che hai inserito e' raggiunto dal servizio ADSL di Telecom Italia. Ti informiamo però che è in una area digital divide e, pertanto, la velocità nominale di trasmissione non potrà essere superiore a 640 kbit/s in download e 256 kbit/s(*) in upload. Si tratta, infatti, delle velocità nominali massime supportate dall’infrastruttura tecnica esistente nelle aree incluse nel Progetto Digital Divide (per vedere l’elenco: http://www.telecomitalia.it/assistenza/assistenza-tecnica/estensione-copertura-adsl), che è stato sviluppato da Telecom Italia per rispondere alle esigenze di connessione ad Internet dei Clienti di tali aree."
Così noi saremmo in un'area "svantaggiata" detta "digital divide". E quindi? Che si dovrebbe fare? Rassegnarsi o trasferirsi? Il fatto è che la cosiddetta linea ADSL si paga normalmente, per intero.

Il digital divide e S. Andrea di Conza (immagine tratta da www.santacroceonline.com)

È il caso di chiedersi allora perché siamo emarginati in un'area "digital divide", chi ci ha inseriti in un tale "Progetto" e fino a quando?
Non è il caso di effettuare una protesta generale e chiederne conto ai responsabili di tale società?
E la nostra classe dirigente e i nostri "benpensanti" cosa fanno? Se ne sono resi conto? Forse è il caso di non limitarsi a gestire solo l'ordinario ma guardare più lontano e assicurare a un paese come il nostro una risorsa vitale per incoraggiare iniziative che si orientino all'utilizzo della rete ai fini di uno sviluppo possibile. Se qualcuno ci ha già pensato ovvero è a conoscenza di iniziative (serie) in proposito è pregato di farlo sapere a tutti.

nota


(*) Magari si raggiungessero queste velocità! Il minimo sarebbe invece di almeno qualche megabit/sec.