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Il Comitato Festa racconta

Da "il Seminario" n. 3/2016

Il 26 agosto di ogni anno nel nostro paese riecheggia la solita frase: “so fnut r’ fest”! Le strade si svuotano e ricomincia la routine. Il comitato festa si scioglie per ritrovarsi nei primi di agosto dell’anno seguente. Quest’anno qualcosa è ...

Il comitato per la festa patronale di Sant'Andrea di Conza

... cambiato: il 26 agosto 2015 il comitato festa stava già pensando a cosa avrebbe organizzato per i festeggiamenti del 2016. Per la prima volta ha concluso il contratto con la Banda musicale di Conversano nel mese di dicembre e nel periodo natalizio ha organizzato una tombolata per raccogliere i primi fondi. A fine marzo ha firmato il contratto per la cover di Celentano, a luglio ha chiuso il programma della seconda serata.

Molti potrebbero pensare che, una volta fatto questo, il grosso del lavoro è più che ultimato, che sia tutto pronto e che la festa “si fa da sola”, in realtà è proprio qui che inizia il vero lavoro.

Vogliamo, perciò, raccontarvi la festa di chi la vive dietro le quinte, di chi mette a disposizione tempo, entusiasmo e sudore per regalare ai santandreani tre giorni di festa memorabili.

Il primo risultato del nostro lavoro sono le luminarie: i pali color giallo e blu che spuntano ai lati del Corso principale alcuni giorni prima, ricordando persino al santandreano più distratto che la festa è ormai imminente, e le luci che vestono a festa il paese come fosse la scenografia di un film. Un doveroso ringraziamento, in tal caso, va a Luciano (responsabile dell’azienda Elettrorobert), che pazientemente ogni anno ascolta le nostre richieste, ci offre sempre un disegno nuovo e cerca di accontentarci disponendo le luci per le stradine del paese,sotto l’occhio vigile di Michele “Clementin”. Viene montata allora la cassa armonica nel cuore della piazza, il palcoscenico da dove il suono maestoso della Banda arriva alle orecchie e ai cuori della gente, risvegliandone l’anima ormai assopita nel calar dell’estate. C’è energia che scorre sotto la pelle, non tanto diversa da quella che alimenta tutte le apparecchiature elettriche: con un mese di anticipo si fa richiesta all’Enel per la fornitura di corrente elettrica e si installano i contatori.

Il momento che, invece, dà il benvenuto alla festa è la mattina del 23 agosto quando “le tre botte” spaventano gli animali, accolgono il lavoratore che torna a casa dopo il turno di notte e disturbano il sonno dei più giovani.E’ lì che comincia il lavoro più intenso, che tutti vedono: la questua. Il comitato si raccoglie e guida la Banda di Caposele lungo il Corso del paese fino al cimitero, dove sulle note de “Il Silenzio” si rende onore a chi non c’è più. Quindi, consueta sosta al Monumento dei Caduti, dove la Banda ne omaggia il valore e la memoria con la musica de “Il Piave” e “L’Inno di Mameli”. Poi, di corsa in piazza per formare i gruppi per la raccolta delle offerte nei quartieri del paese. E’ quasi ora di pranzo, quando termina la questua; quindi, il comitato presso i locali della ex Congrega fa il resoconto della prima giornata. È un momento in cui l’ansia e la paura di aver racimolato poco si scontrano con la speranza e la fiducia riposta nei santandreani. La Banda, intanto, intrattiene la gente in piazza con pezzi musicali e aspetta il comitato per la conclusiva sfilata lungo il Corso. Passano poche ore e siamo di nuovo operativi; viene accolta la Banda di Conversano, che occuperà la prima serata con il Gran Concerto Bandistico, ma prima spazio al momento liturgico con la celebrazione della S. Messa e la processione, che coinvolge il paese con canti e preghiere. Il tempo scorre e al comitato restano poche energie, sufficienti a predisporre in Piazza Umberto I le sedie e permettere al pubblico di godersi il concerto comodamente. Quest’anno la serata è andata molto bene nonostante il freddo. La novità del direttore donna, il Maestro Susanna Pescetti, ha piacevolmente sorpreso tutti e il suo modo originale di dirigere, scalza, ha impressionato positivamente i presenti. Per noi è stato un onore ospitare la Banda di Conversano, una delle migliori sul palcoscenico nazionale, sperando di rivederla nuovamente suonare nella nostra piazza. Dopo la mezzanotte, lo spettacolo pirotecnico è il giusto finale per la prima serata e il preludio alla terza.

Il 24 mattina “le botte” sono un po’ fastidiose anche per noi, ma ricomincia la questua. Una casa ci accoglie con un caffè, un’altra con un dolce, altre ancora con un sorriso e noi le riempiamo di musica. Il pomeriggio del secondo giorno è, forse, l’unico momento in cui il comitato stacca la spina, dorme profondamente per recuperare le forze. Tuttavia, quest’anno non abbiamo potuto usufruire nemmeno di queste ore di apparente quiete per trovare un po’ di riposo, perché abbiamo assunto le vesti di vigili urbani per liberare il parcheggio di Piazza Pertini e regalare ai bambini un pomeriggio di giochi tra gonfiabili e zucchero filato. In serata il gruppo “ Le Perle del Sud” ha scaldato la piazza con musica e canti popolari. Il pubblico si è cimentato nel ballo grazie anche al coinvolgimento di una ballerina.

Il 25 mattina, se non fosse per le “botte” il comitato non si alzerebbe. Comincia il momento più importante. La questua del terzo giorno è la più complessa, si decide tutto in poche ore. Anche la processione è più lunga. Quest’anno, come negli anni passati, abbiamo avuto il piacere di ospitare il nostro vescovo Mons. Pasquale Cascio, mentre il maestro Luigi Bellino e la corista Giselle hanno emozionato la piazza con le note dell’Ave Maria di Schubert. Quando, ormai, il sole è tramontato e le luminarie riscaldano la sera, la sfilata conclusiva della Banda lungo il corso è l’epilogo di tutto il nostro lavoro. Tutto è racchiuso in questo momento: le gioie di un bambino che suona una trombetta di plastica, la paura della pioggia che potrebbe rovinare la serata, è tutto racchiuso in quel momento: gli ultimi canti, l’euforia e le foto di gruppo, gli abbracci che dimostrano che questa squadra non lavora solo dietro le quinte, ma è proprio da lì che osserva tutto e festeggia insieme a voi e per voi. Il concerto di “Lui e gli amici del re” (Adriano Celentano tribute band) ha riempito ogni centimetro diPiazza Pallante e non solo: le strade e i gradini del Monumento erano gremiti di gente proveniente persino dai paesi limitrofi. E, infine, tutti con lo sguardo in alto ad ammirare le luci e i colori dei fuochi artificiali, che esplodono simili a ragni sopra le stelle e che rappresentano tutta la nostra passione per regalare ai santandreani quella che per tutti è “solo” la festa patronale.

Un ultimo ringraziamento va a voi, perché è pur vero che uno spettacolo non si organizza da solo, ma senza spettatori non avrebbe ragione di esistere.

Il Comitato Festa