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Categoria: Attualità Visite: 2092

Un'estate che non è ... stata.

Oltre ai commenti scritti in fondo a questa pagina si invita a leggere anche quelli aggiunti (scritti e ripresi da FB)

Davvero strana questa estate, senza dubbio "disturbata" e non solo dal punto di vista meteorologico. Non si è verificato solo un tempo inclemente e un agosto stranamente fresco ma si è registrato qualche episodio "strano" del quale comunque bisogna tenere conto. Ma andiamo con ordine.

Le cosiddette "bombe d'acqua" hanno ...

La "chiena" del 18 agosto 2018 in Via Salandra

... provocato danni ma soprattutto hanno dimostrato le carenze del sistema fognario del nostro paese. Lo "scoppio" dei tombini, la formazione di "laghetti" e di torrenti impetuosi dimostrano evidentemente che le fogne sono intasate o del tutto inadeguate. Ossia dopo anni e anni di interventi per il rifacimento di spiazzi e strade, a volte ripetuti negli stessi tratti, i risultati sono a dir poco deludenti.

Guardate un po' questa serie di effetti dell'acqua.

Ma anche sul piano degli avvenimenti si deve segnalare il mancato appuntamento del 19 agosto con lo Sponz Fest di Vinicio Capossela che, annunciato nel calendario dell'Estate Ricreativa e Culturale santandreana, non si è poi verificato. Non sono ancora chiare le motivazioni ma è apparso comunque come uno smacco per l'Amministrazione Comunale e soprattutto per Davide Maraffino che si dice l'avesse fortemente voluto e sostenuto. Non sembra un fatto da poco.

D'altronde le manifestazioni e gli eventi in programma hanno mostrato che ormai ci si trascina stancamente in una serie di appuntamenti ripetitivi e monotoni quantunque impegnativi e stancanti. Tre o quattro rappresentazioni teatrali forse di valore ma che interessano soprattutto gli addetti ai lavori; le solite serate dei bar che forse incrementano di un tantino gli introiti degli stessi esercizi; una serie di serate organizzate dai nuovi ritrovi che non sempre rispettano le attese; i giochi per i bambini che ... si contano sulle dita di una mano. Quando poi, come dicevamo, ci si mette anche il cattivo tempo, hai voglia a organizzare ...

Gli appuntamenti mancati, che hanno deluso enormemente le aspettative, hanno dimostrato che nessuno riesce a dominare tutto, nonostante l'impegno, anche economico, che possa adoperare.

Il problema, in verità, non riguarda solo il nostro paese. Anche le grandi manifestazioni che si organizzano nei paesi vicini, prima tra tutte lo "Sponz" di Capossela, se tutto va bene, richiamano migliaia di persone da tutto l'universo ma concentrate in pochi giorni e con un effetto molto modesto o forse nullo sulla vita degli stessi paesi nel resto dell'anno.

Già in tanti hanno fatto le stesse considerazioni ma pare che ancora nessuno ha affrontato seriamente la questione e si continua ancora con il solito andazzo. Ma c'è un vero ritorno? E quali sono i vantaggi per le comunità?

Sarebbe certamente auspicabile un coordinamento tra gli attori in gioco... Chissà se si unissero le forze di coloro che hanno a cuore le sorti di questa zona cosa potrebbe accadere. Oltre a Vinicio Capossela vogliamo solo ricordare l'impegno di Franco Dragone per Cairano e, perché no, quello del nostro Davide Maraffino per Sant'Andrea.

Invece, a volte, sembra che si faccia solo "ammuina". Ci si stordisce con musiche e suoni a volume elevato fino a notte inoltrata per poi ritrovarsi la mattina successiva con la mente istupidita a ricominciare.

È ovvio che non si può puntare solo e tutto sul turismo che, per quanto importante, non potrà mai, da solo, risollevare seriamente queste lande ormai desolate. Oltretutto le strutture ricettive e le infrastrutture in genere non si riescono ad adeguare. Se poi il turismo non è associato ad attività produttive, magari ad esso connesse, non si potrà che continuare a fare "ammuina".

Manca, in genere, un coordinamento serio, specialmente se riferito alla zona, tanto che ci si chiede cosa facciano in proposito gli enti superiori all'uopo preposti.

Comunità Montana, Provincia, Regione ... esistono ancora? E la Confcommercio, l'Ente Provinciale per il Turismo?

Si avverte anche la necessità di una discussione per un approfondimento sulle cose da fare al fine di smuovere seriamente l'impasse nella quale ci si ritrova. Certo, c'è la crisi della politica, ma se questa non esiste più, c'è almeno una classe che si possa ritenere "dirigente"? Ci sono ancora intellettuali e pensatori? C'è qualcuno che voglia ragionare o è arrivata la fine del mondo?

Se è così ci possiamo tranquillamente rassegnare e aspettare "cuccie cuccie" anche la nostra...


Commenti scritti (purtroppo) su FaceBluff

Tentativo di risposta

Rispondo a questi commenti che nella presente pagina non c'è alcun cenno al disfattismo né alcuna critica, soprattutto a chi ha operato con tanto impegno alle varie manifestazioni. Anzi, come dice giustamente la Bradshow, c'è la forte sollecitazione a fare meglio. Per la stessa "amica" voglio solo aggiungere la richiesta di tornare adesso e godere ancora di più dei vicoletti con il loro abbandono e la solitudine che li avvolge.

All'amica Dina, ripeto che non intendevo muovere critiche a chicchessia e che se avessi una "ricetta alternativa" avrei preparato da molto tempo qualche gustoso manicaretto. Se bisogna fare le cose, mettendoci un impegno notevole e, ripeto ammirevole, solo perché così si è sempre fatto allora forse sono disfattista. Ma quel "nessuno vi trattiene" mi sembra davvero gratuito (e pericoloso).
Quanto alla connessione tra le due parti dell'articolo essa scaturisce dallo stesso ragionamento: non si può più fare le cose tanto per farle e perché così si è sempre fatto.
Attenzione poi alle "bomba d'acqua": i danni da esse prodotti impiegano molto meno di dieci minuti per verificarsi.
L'articolo contiene soprattutto un appello a riflettere e tentare di individuare qualche nuova strada nonché a coordinarsi, non solo nel nostro paese (come spera l'amico Gioacchino) ma soprattutto con i paesi più attivi della zona e con gli "Enti superiori" che sono praticamente assenti. E ciò proprio perché, pur essendo stati tra i primi a organizzare un'estate piena di appuntamenti "culturali e ricreativi" di livello, siamo stati ormai surclassati da altri e rischiamo di rimanere definitivamente fuori dal circuito.
Senz'altro non ho poi sufficientemente evidenziato, ad esempio, la necessità di darsi da fare per creare qualche altra struttura ricettiva e qualche attività che possa offrire prodotti tipici ai turisti che certamente arrivano nella zona.
Infine il suggerimento a dare un'occhiata a questi altri articoli che, in modo più elegante, riportano considerazioni analoghe.

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