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Ancora una volta il contributo del D. S. Gerardo Vespucci, postato su FB e di seguito riportato, arricchisce una nostra pagina.

... altri due interessanti incontri presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso

A cominciare dalla presentazione del nuovo lavoro di Giuseppe Iuliano e Paolo Saggese "Non c'è un giorno da perdere", Antologia degli scritti di Manlio Rossi Doria sull'Irpinia e su Guido Dorso, tenutasi sabato 30 marzo 2019 e sulla quale contiamo di tornare nei prossimi giorni, per ...

... finire con l'incontro che i Carabinieri della locale stazione hanno voluto organizzare per suggerire ai cittadini alcune precauzioni da prendere per evitare truffe e furti in casa e che tratteremo, anche questo, nei prossimi giorni.

L'incontro-dibattito del Partito Democratico

La sala della Società in un momento dell'incontro con il PD

Con questa pagina vogliamo invece dare qualche cenno alla riunione che il Partito Democratico ha tenuto nella mattinata di Domenica 31 marzo 2019 avente ad oggetto: "Idee, proposte e programmi" per le prossime elezioni amministrative.

Ebbene, premettendo ancora una volta che non ci sentiamo vincolati da alcun legame con tale partito, la prima cosa che riteniamo utile riferire è il clima di pacatezza con il quale si è svolto l'incontro. Molto diverso da quello riscontrato poco più di una settimana fa nella macchietta messa in scena nei locali della Pizzeria del Sole da parte del gruppo che comanda nel paese, durante la quale non si è fatto altro che indicare alla muta(*) dei seguaci alcuni nomi da ritenere come nemici del popolo e sfogare alcuni bassi istinti ovvero giustificare scelte incomprensibili.

Tornando all'incontro voluto dal PD, dobbiamo dire che dopo la relazione dell'attuale Segretario di Sezione dell'unico partito presente sul territorio, e della quale diamo ampio spazio qui di seguito, hanno preso la parola i rappresentanti di alcune associazioni nonché alcuni simpatizzanti ed iscritti al partito.

Molto apprezzato l'intervento della rappresentante dell'Associazione "Io voglio restare in Irpinia" la quale, ribadendo quanto già chiarito nel manifesto pubblicato su FaceBook, cioè di non volere schierarsi nella prossima tornata elettorale ma continuare a perseguire gli scopi statutari, ha detto che l'associazione non rimarrà insensibile a quanto accade nel paese e sarà sempre attiva nel favorire la realizzazione dei propri obbiettivi.

Analogamente i rappresentanti della Pro Loco e della FIDAPA hanno ringraziato per l'invito e hanno confermato che esse non hanno scopi politici ma continueranno a perseguire autonomamente il bene per il paese.

Molto intenso e significativo l'intervento del Preside Vespucci che, a parte le critiche e i rilievi mossi all'attuale amministrazione, ha sottolineato quanto gravi siano alcuni indicatori, in particolare lo spopolamento del paese e la riduzione della popolazione, che impongono un diverso atteggiamento da parte di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del paese per tentare di individuare una possibile via di uscita. Piuttosto che andare alla ricerca di colpevoli occorre unire le forze per contrastare le tendenze negative e puntare sulle risorse presenti nel paese, quantunque scarse.

Anche altri interventi andrebbero meglio dettagliati ma basti aggiungere che tutti erano orientati in positivo e comunque rinviavano ad ulteriori approfondimenti.

In definitiva non sono emerse indicazioni precise sulle prossime elezioni. Non ci sono ancora candidature da offrire all'elettorato ma l'intenzione di aprire un dibattito più approfondito e la disponibilità ad accogliere idee e proposte, come nel manifesto di convocazione.

Stralcio della relazione del segretario

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Il segretario di sezione espone la sua relazione

Noi dobbiamo avere la dignità di dire che la forza politica presente è unica e le decisioni sono uniche, prese in assemblea da tutti e non prese da pochi, addirittura da uno solo. La nostra sede è stata e sarà il luogo di discussione e di confronto. Stamane, visto che siamo in prossimità delle amministrative 2019, abbiamo scelto un luogo pubblico per evidenziare la massima trasparenza possibile, perché io e il direttivo non abbiamo nemici interni al PD, perché chi dice questo lo fa solo per generare confusione e favorire per motivi e interessi strettamente personali l’avversario politico, non il nemico politico.

Chi ha da indicare una linea politica, un progetto politico per la nostra comunità, lo faccia ora pubblicamente e non in modo carbonaro clandestinamente e fuori dalla logica del partito.

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Abbiamo assistito in dieci anni ad una vera tragedia sociale caratterizzata da una riduzione drastica dei residenti. Le persone anziane muoiono ed i giovani scappano, mettono in piedi famiglia altrove. I cervelli fuggono, il cuore strategico della forza lavoro. Non trinceriamoci dietro alla affermazione comune “che questo fenomeno è comune per le zone interne, perché da noi è molto più grave”. Cosa abbiamo noi offerto ai giovani, cosa sappiamo offrire loro per il futuro. Nulla, solo illusione e precarietà. Qual’è la nostra capacità di risposta a questo fenomeno antropologico?

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CENTRO RIFUGIATI

Noi siamo per l’accoglienza. Non siamo della lega. Però sta mancando all’accoglienza il passaggio successivo che è il processo di integrazione. Perché questi giovani possono essere una risorsa per il nostro territorio, per occupare spazi di lavoro in settori (agricoltura, allevamento, saldatura, antichi mestieri, ecc.) che nessuno vuole più occupare. Diversamente rischieremo un processo di ghettizzazione e non di accoglienza, di ulteriore emarginazione e non di integrazione. Anche perché questa idea/progetto ha un costo per la nostra comunità, poiché i trasferimenti del Ministero dell’Interno non sono sufficienti a coprire le spese gestionali complessive (utenze enel, gas, ecc.). La spesa corrente generata mensilmente viene coperta tramite le entrate correnti (IMU, tasi, ecc.). Quindi, che sia chiaro, tutti noi abbiamo contributo a coprire i costi del progetto, tutta la nostra comunità ha contribuito, non è un merito dell’attuale maggioranza tesa a salvaguardare le poche unità lavorative locali occupate, ma bisogna ringraziare la comunità tutta che ne ha sopportato anche il costo.

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RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA CORRENTE

Non esistono gare di affidamento della spesa corrente, è tutto senza controllo. Per coprirla abbiamo elevato le imposte. Abbiamo pagato tutti per favorire i soliti pochi noti, a danno di tutti.

Questo è stato evidenziato e segnalato più volte, giusto per ribadire che la segreteria e la minoranza hanno ben evidenziato queste problematiche molto serie, ripetutamente nel corso del quinquiennio amministrativo.

Più trasparenza e competizione nella spesa avrebbe generato risorse da destinare oculatamente nella gestione di alcuni servizi.

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OPERE PUBBLICHE E QUALITA’ DEL COSTRUITO

Occorre un maggiore controllo nell’esecuzione delle opere pubbliche, (basti vedere il "corso" esempio di esecuzione pessima, in cui 6/7 tecnici e l’ufficio tecnico non so cosa abbiano controllato: pendenze sbagliate, carico idraulico mal calcolato, criticità rilevate nel corso delle piogge estive con gli allagamenti registrati nelle abitazioni, evidente pessima qualità del materiale utilizzato, tutto bucato e lesionato). Opera non so se collaudata e chi l’ha collauderà, con quale coraggio. Chi è il responsabile sulla corretta esecuzione dei lavori? Chi amministra e i tecnici incaricati. La maggioranza, non la minoranza. La minoranza rileva i problemi.

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PIANO URBANISTICO COMUNALE

Nonostante siano passati 20 anni e spesi circa € 170.000,00 per spese tecniche, nemmeno questa amministrazione ci consegna il Piano Urbanistico Comunale. Nell’ultimo consiglio comunale Petoia mi ha ribadito che siccome si sono ridotti i residenti non si può approvare. A me sembra diabolico!!!! Poi qualche tecnico qui presente ci fornirà i dovuti chiarimenti su questa affermazione.

Poi si tenta con le conferenze di servizi, che non si indicono proprio, di fingere di aiutare qualche realtà locale presente sul territorio, che cerca di investire da 10 anni, senza avere le autorizzazioni edilizie. Di quale lavoro vogliamo parlare. Con questo andamento non si può costruire il futuro.

Con queste misere azioni amministrative non si costruisce nulla, perché non siamo mai pronti rispetto alle esigenze provenienti dal mondo dell’impresa, qui si è confuso il certo con l’ipotetico ...

...

PROPOSTE PROGRAMMATICHE

Quindi la nostra proposta a mio avviso deve passare:

  1. Per una maggiore correttezza amministrativa (non favorendo sempre gli stessi e le stesse famiglie, contenimento della pressione fiscale, in particolare l’imu sui capannoni industriali e razionalizzare la spesa corrente);
  2. Approvazione immediata del PUC e maggiore coinvolgimento dei tecnici e degli attori sociali (anche imprenditori, commercianti), nel cercare di portare avanti ed elaborare progetti forti nell’ambito del ragionamento del "progetto pilota", immaginando la nostra comunità come un quartiere della Città dell’Alta Irpinia. Le passate amministazioni si sono distinte perché hanno lasciato il segno in opere che oggi fanno sentire la loro presenza (PIP, Episcopio, Estate Ricreativa e culturale, recupero fornace di laterizi, realizzazione della variante). Oggi non riusciamo nemmeno a fare le manutenzioni di tali opere!!!
    Un minimo di vitalità oggi è dovuta a quelle idee, il resto è poca cosa.
    L’ordinarietà non ci permette di crescere.
  3. Tutela del nostro territorio con il risanamento idrogeologico poiché il nostro territorio è fragile e occorrono urgentemente progetti di salvaguardia. Invito poi il geologo Monti in merito;
  4. Valorizzazione del campo sperimentale, come struttura strategica per il territorio dell’Alta Irpinia, con progetti correlati al mondo scolastico e alla formazione;
  5. Valorizzazione della struttura del Seminario con accordi con la curia e le scuole superiori per la formazione del personale impiegato in agricoltura, che oggi è un settore in crescita per il nostro territorio, assieme a quello energetico e recupero dei rifiuti ed ambientale (recupero della plastica, recupero dell’umido come fertilizzante, ecc.). Solo formando i giovani, solo creando cervelli contribuiamo ad generare iniziative credibili e durature sul territorio. Non iniziative precarie.

Ebbene questa è la piattaforma, il tavolo di discussione su cui costruire l’alternativa di governo nella nostra comunità.

Rivolgo un appello accorato ai giovani a rendersi partecipi di questo progetto, non lasciarsi prendere in giro da lavori precari senza futuro, ma rendersi partecipi della costruzione del loro futuro. La politica vi deve appassionare, perché se gestita bene e per il bene comune governa con buoni riscontri sociali i processi futuri, mentre se gestita male, non per il bene comune e per aspettative e benefici personali crea malaffare e corruzione, generando riflessi negativi inconsapevolmente a tutti. Ora il dibattito è aperto ed invito tutti ad intervenire.


(*) Ripresa da Marco Damilano (Ricostruzione e Democrazia, L'espresso n. 14 del 31 marzo 2019) che cita Elias Canetti, Masse e potere.


Commento del prof. Vespucci

Il livello della confusione di Sant'Andrea è talmente basso che ad un Partito che si espone, si propone, si contrappone, ma con una pluralità di idee ed analisi puntuali, si continuano a formulare accuse di ogni tipo - in vero, mosse da rabbia, rancore, ed invidia, ahimè - mentre ad una maggioranza che non scrive una riga che tutti possano analizzare e commentare ma si fa rappresentare da un unico pensiero, anzi dal pensiero unico, si rivolgono applausi e ringraziamenti di ogni tipo.

Non ci si rende conto che di una nuova classe dirigente si ha urgente bisogno e che nessun giorno debba andare perduto.

Non si comprende che le nuovissime generazioni sono completamente estranee ai nostri dibattiti, che la claque rumorosa ormai si avvicina ai 50, come il sindaco, del resto: se facesse la terza legislatura finirebbe proprio a quell'età.

Voglio ricordare che mio fratello lasciò la scena politica attiva, nel 1990, a 43 anni, perché alla politica non aveva avuto mai nulla da chiedere, e che per dare non c'è bisogno di occupare la prima fila, si può segnare anche dalla panchina.

Il guaio è che i cosiddetti giovani che denigrano la nostra età di sessantenni non si rendono neanche conto che sono diretti da settantenni leninisti delusi del loro ruolo di invisibili e malinconici perché il loro tempo è passato, da un pezzo!

All'unico attivo di quella generazione, il prof. ing. Rosario Cignarella, non si può concedere l'onore delle armi: unico, e spesso in solitudine, per anni ha portato il meglio o il buono di Sant'Andrea in giro per il mondo, senza disprezzare né escludere.

Ma è bastato un gesto più forte di amore - far vedere il reale stato del nostro paese che altri nascondono rasentando il ridicolo e la volgarità - per scagliargli contro il peggio di questi "se dicenti giovani" pensando di intimorirlo, inutilmente, a quanto pare! L'altro contro cui organizzare le truppe sarei io, ma non voglio ricordare a chi di dovere che è difficile vincere contro i fantasmi, specie se vivono nel suo armadio!