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Leggi, in fondo alla pagina, il contributo illuminante di Gerardo Vespucci

Il libretto dei sogni del 2014: bilancio di un'amministrazione

Vogliamo sperare che almeno per questa tornata elettorale, in cui è presente sostanzialmente una sola lista, ci siano risparmiati i programmi che, in genere, vengono propinati nel corso delle campagne elettorali per le elezioni amministrative. Anzi, in verità, speriamo che ci venga risparmiata addirittura la campagna elettorale, atteso che i giochi sono ...

Il simbolo della lista vincente nel 2014

... già fatti e che, oltretutto ci sarebbe un bel risparmio di tempo, di energie e, perché no, anche di soldi.

Ciò non toglie che sia il caso di soffermarsi sul programma che la lista vincente nella scorsa competizione propose e pubblicò a beneficio dei cittadini. Lo crediamo opportuno anche per verificare quanto l'amministrazione è riuscita a realizzare nei cinque anni in cui ha operato e lo facciamo seguendo lo stesso "ordine cronologico che ne interpreta[va] le priorità" [?!?].

  1. Il lavoro, l'occupazione e la formazione
  2. Obiettivi dell'amministrazione comunale erano:

    • Favorire tutte le scelte volte a "procurare un'occupazione stabile e qualificata ... in particolare dei giovani".
    • "Assicurare il disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie per avvicinare al mercato del lavoro le persone in cerca di occupazione ...".
    • Incentivare tirocini formativi ... mediante l'utilizzo di « borse lavoro ».
    • "Creare e sostenere contatti permanenti con la scuola per realizzare attività efficaci di alternanza scuola lavoro ...".
    • "Adottare iniziative simili a quelle già sperimentate con la realizzazione del Centro di Accoglienza Rifugiati Politici, capaci di offrire nuove opportunità occupazionali".

    A parte l'ultimo punto, che è stato in parte fruttifero, crediamo che le altre proposte siano state frutto di una mente fantasiosa e che difficilmente potevano essere realizzate.

  3. Il Turismo
  4. In vista dell'attivazione delle opportunità che il turismo poteva offrire si riteneva "necessario che il paese sia sempre più accogliente ed ospitale ... che si incentivino manifestazioni che facciano da vetrina al borgo rurale di Sant'Andrea. L'attività turistica, comunque, dovrà essere calata nell'ambito di un progetto globale finalizzato alla promozione dell'intera Alta Irpinia ..."

    In parte realizzato con il contributo determinante di alcune associazioni operanti nel paese è però mancato l'auspicato inserimento nel "progetto globale" ed anzi il paese è stato escluso da manifestazioni importanti quali lo "Sponz Fest" ed altre simili iniziative.

  5. L'agricoltura
  6. Meglio non parlarne. Già ritenuta non determinante nello stesso programma, perché "di sicuro non costituisce una grande possibilità e una vera priorità", si può dire che sia stata completamente ignorata.

  7. Attività produttive
  8. Sotto questa voce c'era:

    • "... Nella realtà locale ... l'artigianato ha rappresentato da sempre attività produttive qualificate e quindi meritevoli di trovare collaborazione e sostegno nell'amministrazione comunale. Pertanto occorrerà procedere con politiche di incentivazione e facilitazioni burocratiche ..."
    • "... rendere produttivi i lotti PIP ancora inutilizzati..."
    • "... abbattere il cosiddetto « digital divice » [sic] che rappresenta un importante ostacolo allo sviluppo di nuove attività operanti in settori meno tradizionali e più tecnologici (settore informatico, internet, economia digitale ecc.)"

    Visto niente? A parte il fatto che le attività produttive sono ormai pressoché inesistenti sembra che non si abbia minimamente a cuore l'argomento. Figuriamoci poi il "digital divide" (divario digitale)!

  9. Il commercio
  10. In proposito il libriccino tra l'altro raccontava: "... l'Amministrazione garantirà tutte le condizioni di contorno e un tessuto favorevole per lo sviluppo del commercio..."

    Oltre al parcheggio selvaggio lungo Via Battisti e Via D'Annunzio nella speranza di favorire gli acquisti nelle poche attività commerciali esistenti, ma che in effetti le danneggia, non abbiamo visto altro.

  11. La cultura e i beni culturali
  12. Come lo stesso programma afferma questo era il "fiore all'occhiello" del paese e doveva "... essere rilanciato mediante una rinnovata programmazione in grado di intercettare tutti i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione e dall'Unione Europea ..."

    E ancora: "... continueremo nei percorsi di valorizzazione e messa in rete dei beni culturali esistenti come i Mulini, i ruderi del Convento, l'ex Episcopio, il Seminario con la Chiesa di San Michele e l'intero centro storico ..."

    A parte i soliti tre spettacoli teatrali dell'Estate nel teatro dell'Episcopio, la Festa del Libro, l'incontro con alcuni autori importanti (nonché la visita "culturale e istituzionale" con qualche esponente della Regione Campania, che è venuto a prenderci in giro), ben poco ha fatto l'Amministrazione comunale. Quanto alla messa in rete dei nostri "tesori", come già detto, siamo fuori da tutto.

  13. Lo stato sociale
  14. L'amministrazione puntava soprattutto a "curare la realizzazione [sic] della legge 328/2000 che ha istituito i Piani sociali di zona..." per interventi che manco te li sogni.

    Anche questa è rimasta lettera morta.

  15. Lo sport ed il tempo libero
  16. "... nessuna amministrazione comunale attenta può sottrarsi ... [dal] ... favorire l'associazionismo sportivo dei giovani ... [per far] ... emergere una classe di animatori e formatori ..."

    A parte la concessione dell'ex Asilo Infantile ad un gruppo di giovani, l'amministrazione comunale si è principalmente distinta nel consentire la sosta selvaggia in Piazza e lungo la strada principale per favorire il consumo dell'aperitivo, o del prosecchino, e la birretta serale.

  17. Il Comune
  18. Previsione:

    • "... Andranno potenziati, inoltre, i servizi amministrativi « on line » già sperimentati nel corso del precedente mandato amministrativo in quanto capaci di abbattere i costi di gestione amministrativa e rendere più comodo e veloce il rapporto del cittadino con il Comune."
    • "... riorganizzazione degli uffici e servizi, puntando sulla valorizzazione delle risorse umane comunali e delle professionalità presenti in organico al fine di rendere più efficiente ed efficace il funzionamento della macchina amministrativa."
    • "... associare taluni servizi e funzioni ... economia di scala e, quindi, risparmi finali per il cittadino."

    Avete visto niente? A parte il pensionamento di tre unità che avrebbe davvero richiesto una riorganizzazione seria, e inevitabile, ci sembra fantastico il potenziamento dei servizi « on line » che avrebbe comunque goduto solo chi dispone di computer e capacità informatiche non comuni.

    In ogni caso i "risparmi finali" non si sono visti anzi ci sembra che i tributi siano aumentati nonostante la riduzione dell'organico dovuta ai suddetti pensionamenti.

  19. Ambiente e Gestione del Territorio
  20. Oltre alla realizzazione di "interventi di valorizzazione delle risorse ambientali e naturali che caratterizzano il nostro territorio: le sorgenti di località « La Fonte », il torrente « Arso », l'area circostante la chiesa rurale di Piana [sic] dell'Incoronata ..." si puntava "... all'approvazione definitiva del nuovo Piano Urbanistico Comunale già approvato in via preliminare nel corso del precedente mandato ..."

    Anche per queste previsioni non ci sembra sia stato fatto molto.

  21. Gestione del Ciclo Rifiuti
  22. Per questo punto, tra l'altro, si mirava a sostenere "... tutte le azioni volte a promuovere una gestione associata (con i comuni limitrofi) del servizio ..." e puntare "... alla realizzazione di isole ecologiche intercomunali per il conferimento di rifiuti ingombranti ...".

    No comment

  23. Viabilità urbana
  24. Parcheggio selvaggio in Piazza

    Abbiamo già accennato al completo fallimento in proposito ed evidenziato già in altre circostanze, con adeguata documentazione fotografica, che in alcuni momenti della giornata si possono registrare soste di veicoli in piazza e lungo le strade che convergono in essa assolutamente incredibili e che per qualche esponente dell'amministrazione comunale gli ingorghi conseguenti sono un fatto positivo!?!?

  25. Opere Pubbliche
  26. Si prevedeva "... la partecipazione a specifici bandi nazionali e/o regionali che attingono ai Fondi Comunitari U.E." puntando con "... assolutà priorità ad alcuni interventi non più differibili quali la risistemazione della variante, la riqualificazione di P.zza Aldo Moro, la riqualificazione di località San Gineto, ..."

    Crediamo che per queste opere si vada un po' troppo a rilento e nulla siamo in grado di aggiungere circa le modalità di distribuzione degli incarichi professionali, dell'affidamento dei lavori, ecc.

  27. Progetti ed iniziative speciali
  28. Si puntava a "... cogliere tutte le opportunità ... per la realizzazione di progetti ed iniziative speciali [tipo lo SPRAR] dai quali potranno discendere benefici e possibilità di crescita e sviluppo per la nostra comunità."

    Su questo punto bisognerebbe aprire una discussione più approfondita per tentare di esaminare tutti gli aspetti delle iniziative già intraprese al fine di verificare non solo i benefici (comunque discutibili) ma anche i costi che la nostra comunità sopporta.


    Molte cose ci saranno sfuggite e contiamo di essere smentiti ma, in definitiva, pensiamo di poter dire che quel libretto ... era davvero un libretto di sogni o di favole ed esprimere la curiosità di sapere chi diavolo lo ha pensato e lo ha redatto, per fargli i nostri complimenti e ripetere: speriamo non ce ne propongano un altro per questa tornata.


    Commento del D. S. Prof. Gerardo Vespucci

    Bisogna dare atto all’ing. Rosario che, quasi da solo, sta cercando di portare un poco di discussione politica in una realtà – quella di Sant’Andrea - che sembra aver fatto della competizione politica l’unico sport praticato, anche se nessuno conosce le regole e gli obiettivi di un simile “gioco”.

    Devo riconoscergli, tra l’altro, il merito di avermi fatto conoscere un documento a me sconosciuto, e che non credevo esistesse, convinto, presuntuosamente, che dopo quello mio del 2009 – scritto per l’attuale sindaco – a nessuno venisse in mente di proporre, al medesimo soggetto, altri elenchi di mirabolanti obiettivi.

    E l’ing. Rosario, forte della sua esperienza di insegnante, riesce ad essere efficacemente didascalico nel suo “viaggio elettorale”, tra sentieri così accidentati, tracciati da “chi diavolo” li aveva pensati.

    Lo fa con dovizia di particolari, ma con grande rispetto, oggettività ed onestà: si limita a registrare quanto dichiarato, per ricevere il voto, e a segnalare i fatti realizzati dopo cinque anni di amministrazione.

    Non si pone affatto con l’occhio dell’oppositore, di chi va alla ricerca di convalida delle tesi precostituite, a prescindere: egli si permette di annotare lo scarto tra lo scritto e le condizioni reali ed attuali del paese, lungo tutte le voci indicate nel programma.

    Credo che Rosario abbia proposte concrete ed alternative da contrapporre punto per punto: questo è il mestiere che spetta ai cittadini tutti, ma in particolare alle forze politiche, specie se di opposizione.

    Personalmente credo che tutte le annotazioni di questo scritto siano vere, ma penso anche che si debba trovare una spiegazione politica per questa incredibile ambiguità che si trascina da dieci anni.

    La mia spiegazione è semplice, ed è quella che mi portò a prendere le distanze da questo sindaco già cinque anni fa, sebbene fossi stato tra coloro che avevano spinto per la sua investitura nel 2009.

    La capacità di fare politica è cosa difficile, non si improvvisa: questa è la lezione che abbiamo appreso negli anni passati a livello nazionale – il fenomeno Bossi, il fenomeno Berlusconi… Salvini... Di Maio… [per Renzi il discorso è diverso, avendo egli svolto il ruolo di Presidente della Provincia di Firenze e di Sindaco di Firenze, prima di diventare segretario di un Partito con una forte vita democratica, il PD, e Presidente del Consiglio] ed ora anche a livello locale!

    Cosa significa?

    Che la Politica è arte che combina progettualità e mediazione, che prevede lo scontro ma anche confronto, che si serve del dominio, ma anche del consenso: insomma, un’arte, una tecnica che si studia e si apprende, sui libri e sul campo!

    Pare che il segretario del PSI Francesco De Martino, quando fu sostituito dal gruppo dei giovani craxiani, come De Michelis, morto da poco, ebbe a dire dei democristiani con cui i socialisti si stavano alleando: “ricordatevi che quelli hanno studiato”!!!

    Oggi, invece, amministrare, che significa servire, viene tradotto con ‘avere il potere’; governare, che significa guidare, viene confuso con decidere. Con queste premesse, si arriva facilmente al potere di un solo uomo, fino a giungere all’uomo solo.

    La comunità ne è uscita sfibrata e da ogni scelta è stata bandita la dialettica, è stata imposta l’esclusione e la guerra all’avversario, privandosi del possibile arricchimento tra diversi: è stato un autentico arretramento di civiltà, con il ritorno al branco, all’homo homini lupus, al bellum omnium contra omnes.

    L’arte della politica si è trasformata in un campo di calcio, la competizione è stata ridotta ad una partita, gli elettori trattati come tifosi.

    Sto esagerando?

    Andate a cercare il video della famosa serata in pizzeria degli amici del sindaco attuale: guardate le facce dei presenti, ascoltate la voce del sindaco, gli argomenti degli intervenuti, gli applausi ad ogni alzata di tono.

    Fa specie che tra i presenti ci fossero anche persone avvezze alla storia politica d’Italia e di Sant’Andrea: sono costoro che hanno consegnato il paese alla retorica del cambiamento senza contenuti, ed alla riduzione della democrazia a macchietta (mai nella storia di Sant’Andrea era accaduto che una lista avesse il nome del capolista e che in due liste contrapposte ci fossero figlio e mamma!).

    Probabilmente, per chi, addirittura in nome del PCI – sciolto 29 anni fa!!! - chiede conto al PD delle ultime scelte, queste evidenze sono peccati veniali, io, al contrario, ritengo che il peccato originale, che ha colpito tanti della sinistra ed anche sinceri democratici di Sant’Andrea, stia proprio nella incapacità di comprendere che il tradimento del programma del 2009 era l’espressione evidente che l’unico motivo che muoveva il sindaco ad agire era una naturale predisposizione al comando e nessuna considerazione positiva del confronto democratico.

    Un tempo, questo comportamento sarebbe stato definito autoritario e bollato come tendenzialmente fascista, oggi viene tollerato, se non applaudito. Qualcuno ha detto che il sindaco ha il consenso... Anche Salvini ce l’ha, ma non per questo va applaudito!