Riceviamo e volentieri pubblichiamo
... del Laboratorio di falegnameria dell'Istituto Maffucci di Calitri
Nell’ambito del programma regionale “Scuola viva”, l’Istituto “Maffucci” di Calitri ha presentato una serie di percorsi formativi e, tra questi, quello di “Risorse Umane, inclusione sociale e vecchi mestieri”.
L’artigianato locale ha sempre rappresentato un punto di forza delle ...
... aree interne. Ultimamente, però, il progressivo aumento dello spopolamento e i nuovi sistemi di produzione industriale non hanno più reso conveniente il mantenimento delle vecchie professioni artigianali. Pertanto, una forte perdita delle capacità operative manuali è venuta meno a fronte di modelli di sviluppo basati sulla precarietà industriale. I cicli storici si ripetono e negli ultimi anni si è avvertita profondamente l’importanza e anche il bisogno di alcuni mestieri che hanno rappresentato, negli anni passati, un punto di forza della vita contadina.
Pertanto, il laboratorio di falegnameria dell’Istituto “Maffucci” di Calitri è tra le falegnamerie più innovative del comprensorio dell’Irpinia d’Oriente e, per la verità, da qualche anno è utilizzato poco. Una società che vuole crescere ha l’obbligo di “utilizzare” al meglio le risorse umane presenti nel territorio. In questa logica di valorizzazione di riprese umane si è strutturato un modulo progettuale con l’obiettivo di integrare alcuni ragazzi stranieri minori non accompagnati presenti nel centro Sprar di S.Andrea di Conza per sviluppare attività laboratoriale di falegnameria e anche riscoprire la passione per le attività manuali (Descrizione attività e finalità – modulo 6).
Con la realizzazione di tale laboratorio, oltre all’accoglienza ai ragazzi si è provato a dare loro anche l’occasione di integrazione nell’ottica di una futura collocazione occupazionale.
Il percorso formativo è stato coordinato da un gruppo di lavoro composto da un esperto esterno nella persona del giovane falegname De Vincenzo Giuseppe (ex alunno del “Maffucci”), un tutor interno, docente e co-docente, personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Il laboratorio, strutturato in unità formative teorico-pratiche sulle tecniche di falegnameria di base, sull’utilizzo dei macchinari presenti in laboratorio e sulle condizioni di lavoro in sicurezza, sin dall’inizio ha seguito il principio del “fare ragionato” attraverso fasi di ideazione, progettazione, manipolazione, produzione e verifica.
Gli obiettivi formativi previsti dalle competenze tecniche quali:
- Realizzazione di manufatti artigianali in legno o parti di esso in relazione al grado di complessità;
- Selezione e utilizzazione di materiali e attrezzature/macchinari operando in condizioni di sicurezza;
- Partecipazione attiva alle fasi di organizzazione del lavoro artigianale, cercando di rispettare il progetto e i tempi/modalità di realizzazione sono stati pienamente attuati e raggiunti.
Nello specifico il percorso è stato strutturato come di seguito:
- Il primo giorno ha rappresentato un momento di accoglienza e di socializzazione. I ragazzi dello Sprar accompagnati da alcuni alunni e professori hanno visitato l’intera struttura scolastica, in particolare i laboratori dove si offre agli alunni la possibilità non solo di apprendere, ma anche e soprattutto approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti. La visita ha suscitato nei ragazzi grande interesse, tanto che alcuni hanno espresso il desiderio di poter fare un percorso più approfondito.
- La seconda lezione è stata dedicata alla fase progettuale: realizzazione di una scrivania e, di conseguenza, la scelta e lo studio del relativo materiale necessario alla sua realizzazione quali: ripiano in legno; cassetti e binari; colla per legno e viti; tavole grezze di spessore 5 cm; tavolette per cassettiera; seghetto alternativo; carta abrasiva per carteggiare; raspe; lime; scalpelli; sgorbie; avvitatori e altri utensili; vernice per legno e flatting.
- Nella terza lezione si è proceduto alla selezione del legno per l’ottimizzazione massima del materiale, delle tavole grezze di spessore 5 cm. Dato lo scarso spessore del legno, al fine di renderli ottimali alla vista e alla tenuta della struttura, sono stati incollati 6x8 con forma troncopiramidale nonché altre tavole per creare la struttura di una cassettiera.
- Si è, poi, proceduto al taglio del legno – nelle misure necessarie – mediante una sega a nastro; che i ragazzi hanno potuto utilizzare a turno.
- Nelle successive quattro lezioni si è passato alla realizzazione vera e propria della scrivania. Dopo aver effettuato la piallatura a filo e a spessore del legno, si è passati alla costruzione degli incastri tenone e mortasa, realizzati alla bucatrice a punta dopo averli disegnati nel dettaglio sul pezzo.
- Tagliati i murali ad almeno un’altezza di 72 centimetri cadauno, sono stati fissati ai quattro angoli della tavola principale con della colla per legno, tenendo il tutto fermo con delle morse. Per permettere lo scorrimento del cassetto sono state realizzate guide e applicate con relativi incastri.
- Nelle ultime lezioni si è data particolare attenzione alla realizzazione del cassetto della scrivania, utilizzando la tecnica di incastro a coda di rondine seminascosto, realizzato rigorosamente a mano dai ragazzi.
In ultimo, si è reso utile l’utilizzo della pressa a freddo per realizzare il pianale applicando una serie di lamelle dello spessore di 1 cm e relativa bordatura con legno della medesima essenza per completare l’opera.
Gli obiettivi prestabiliti e raggiunti hanno mostrato da parte dei ragazzi partecipazione attiva alle attività proposte, adeguata interazione all’interno del gruppo, coinvolgimento emotivo e relazioni empatiche nonché buone capacità ad acquisire abilità di manipolazione di materiali e strumenti in relazione al pensiero critico e progettuali.
Si segnala anche la creatività di uno dei ragazzi che, dopo aver appreso le tecniche di base, ha voluto da solo realizzare un oggetto che vediamo in foto.
Giuseppe De Vincenzo
Di seguito alcune immagini del percorso formativo dei giovani del Centro SPRAR di Sant'Andrea di Conza
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